General Carni

La carne prelibata, a Cerignola è una questione di DNA.

Vincenzo Dilucia
Cerignola
General Carni

Fin dalla sua nascita, Club dei Galli ha sempre dedicato un’attenzione particolare al rispetto delle tradizioni e della passione. L’evoluzione, la trasformazione e i cambiamenti, devono per forza di cose tenere conto del passato prima di compiersi, così da poterne trarre il massimo degli insegnamenti, per portare nel presente migliorie e innovazione.
Quando si parla con Vincenzo, il proprietario di General carni, la boutique affiliata a Club dei Galli nella zona di Cerignola, l’amore per questo lavoro e il legame con le tradizioni di casa si percepiscono in ogni singola parola. Una storia, quella di General Carni, che si tramanda da tre generazioni e che si lega indissolubilmente al mondo della carne, partendo dall’allevamento del nonno, passando per la prima macelleria aperta da papà Cosimo, per arrivare poi sul banco in cui tutti i giorni Vincenzo mette in pratica la sua più grande passione: l’arte macellaia.

Ci racconti brevemente la storia della vostra boutique: come nasce General Carni?

La nostra storia parte da lontano, è una vera e propria tradizione di famiglia.
Possiamo dire che il nostro rapporto con la carne sia iniziato con mio nonno, che qui a Cerignola faceva l’allevatore. Uno di quegli allevatori della vecchia scuola, che capiva tutto dei suoi animali solo guardandoli e che li nutriva con mangimi naturali, senza antibiotici o quant’altro. La palla è poi passata a mio papà Cosimo, che nel 1988 ha aperto la nostra macelleria. Io sono entrato nel 2012, appena sono diventato maggiorenne. Era il mio sogno e ora posso dire con orgoglio che porto avanti ciò che mio padre ha creato più di 30 anni fa.

Dal suo punto di vista cosa non deve mancare in una macelleria, per far sì che si possa far notare dai clienti?

Guardi a dire il vero secondo me bisogna partire già dall’esterno. Credo che al giorno d’oggi una macelleria, per distinguersi, debba iniziare a curare la propria immagine ancor prima che l’occhio dei clienti arrivi sul banco. Ci vogliono strategie di marketing efficaci, che permettano alle persone di capire che si parla di un luogo in cui la qualità viene curata in ogni dettaglio. Bisogna curare le pagine dei social, avere prodotti che alla gente possano piacere e che la gente conosca. Io sto attento ad ogni cosa, anche il mio logo per esempio, è stato curato con attenzione. Poi logico, si arriva sempre al sodo e ci vuole un prodotto che sia di qualità, presentato bene e in un luogo pulito. Noi, per esempio, poniamo molta attenzione nei nostri preparati, sarà che abbiamo la fortuna di unire la tradizione che porta mio padre, con il mio spirito innovatore; il connubio che si genera è perfetto

Un lavoro a 360° insomma, che non può fermarsi solo al taglio della carne. Nella sua macelleria lei cosa fa per far si che chiunque entri dalla porta, riceva sempre un servizio di qualità?

Beh come dicevo bisogna partire dai dettagli e curarli fino al millimetro ma, soprattutto, bisogna essere disponibili e cordiali con le persone, si deve essere pronti a soddisfare qualunque richiesta. Se, per esempio, un cliente mi chiede di togliergli la pelle dal pollo, che problema c’è?! Lo faccio volentieri. L’importante è che questa persona torni a casa soddisfatta. Innanzitutto per una questione di rispetto e poi perché così sarà felice di tornare dai noi.

Parliamo dei prodotti invece, come capisce che quello che ha per le mani è di qualità?

Beh, in famiglia come le dicevo abbiamo la fortuna di essere stati anche allevatori, quindi non ci scappa nulla, è nel nostro DNA.
Sappiamo bene come si deve presentare un prodotto e la qualità la si capisce da tutto: la lucentezza della carne, il contatto con la lama quando la si affetta; Con alcuni prodotti già tagliando il pezzo di accorgi se è di qualità o no. E sa, è proprio per questo che ci siamo affidati a Club dei Galli, perché abbiamo rivisto lo stesso prodotto che aveva in casa mio nonno.

Per quanto riguarda la sua figura invece, cosa non può mancare a un macellaio perché possa essere sempre sicuro di lavorare bene e di dare il meglio a chi entra in boutique?

Personalmente credo che la cosa più importante sia la capacità di sapersi innovare e rinnovare. Devi essere in grado di distinguerti dalla massa, devi fermarti e chiederti: cosa ho io in più rispetto alle altre 50 macellerie che mi circondano? Perché le persone dovrebbero voler tornare da me?
Poi logicamente il fatto di sapersi mettere in gioco da solo non basta, come non basta la sola qualità della carne. Ci vogliono più cose insieme. Dal prodotto eccellente appunto, a una squadra di lavoro affidabile e qualificata. Lo dico sempre alle persone che lavorano con me: devono essere disponibili, perché chi entra qui, deve sentirsi a casa.

Si capisce che le piace molto il suo lavoro. Se dovesse scegliere un particolare che più di tutti la fa stare bene?

Credo il rapporto con le persone, soprattutto quello che si è creato nel tempo. Il lato umano è molto importante in questo settore e vedere che, tutti i giorni, le persone si fidano di noi e riconoscono quello che facciamo è bellissimo.

E la soddisfazione più grande che le ha regalato invece?

Beh, già solo il fatto di aver ereditato l’attività da mio padre, che l’ha creata con sforzi e sacrifici, di averla cambiata, rinnovata e dove possibile migliorata, è stata un’enorme soddisfazione per me. Guardi il mio logo, sono io; e sa perché? Perché ci metto la faccia in tutto quello che faccio.
Vado molto fiero del mio lavoro, della nostra boutique. Questo mestiere è un’arte; tagliare un pezzo di carne possono farlo tutti, ma tagliarlo bene e fare in modo che la gente a casa lo possa cucinare al meglio, lo possa gustare, beh è tutta un’altra cosa. E di tutte queste emozioni io devo solo che ringraziare mio padre, gli devo tutto, perché è stato lui che mi ha insegnato quest’arte e vedere che le persone che prima si fidavano solo di Cosimo, ora si fidano anche di Vincenzo è una soddisfazione indescrivibile.

La vostra clientela è una clientela affezionata immagino…

Sì, ma non solo. C’è chi torna sempre da noi perché ci conosce da tempo e sa come lavoriamo, capita spesso invece che molta gente arrivi per passaparola. Non sa quante volte ci capita di vedere entrare persone nuove che ci dicono di essere state mandate dalla cugina o dall’amico, perché qui possono trovare Club dei Galli.  Se il prodotto è buono inevitabilmente poi si sparge la voce. E noi siamo pronti.

Ecco, proprio qui volevo arrivare. Perché consiglia alle persone Club dei Galli?

Beh, perché il prodotto è ottimo. Innanzitutto è un prodotto italiano. Con tutto il rispetto, ma perché devo andare a prendere carne che arriva dall’altra parte d’Europa, quando nel nostro Paese possiamo avere il meglio? Il pollo di Club dei Galli è ottimo, è buono per davvero, sia perché è sano, sia per il gusto. E infatti, almeno nel nostro negozio, i risultati si vedono

E la sua boutique che vantaggi ne ha tratto da quando vi siete affidati a Club dei Galli?

Si ricorda che prima le parlavo della necessità di differenziarsi dalla concorrenza? Eccoci. In primis per la qualità del prodotto, che ripeto e ripeterò fino allo sfinimento: è eccezionale. Ma poi in tutto, per esempio il trattamento che io stesso ricevo come Clubbista. C’è attenzione nei nostri confronti da parte del brand, ci accompagnano e ci fanno sentire importanti. Guardi anche solo la chiacchierata che stiamo facendo io e lei. Quanti altri brand ti offrono un servizio del genere? Io non ne ho mai visti.

E tra tutti, qual è il taglio più richiesto dai suoi clienti?

Sicuramente il pollo è quello che va per la maggiore. Per la forma dipende, a volte va di più il petto, altre le cosce. Anche il pollo intero devo dire che va fortissimo.

Da quello che ci siamo detti finora, comunque, mi sembra che a Cerignola Club dei Galli vada alla grande, giusto?

Si e credo che andrà sempre meglio. D’altronde si sta creando una fascia di mercato in cui i consumatori sono attentissimi alla qualità. Le nuove mamme, soprattutto, sono attentissime a non portare in casa prodotti che abbiamo OGM o che provengano da allevamenti intensivi. Le nuove generazioni sono super attente a tutto ciò.

Ora, è quasi ora di pranzo e rischio di farmi del male con questa domanda. Se dovesse scegliere una ricetta con i prodotti Club dei Galli cosa mi direbbe?

Ah guardi qui gioco in casa e anzi, sono felicissimo che me lo abbia chiesto perché le faccio il nome di una mia ricetta: “La deliziosa”!

Beh, già dal nome è invitante posso chiederle come la fa, o la ricetta è Top Secret?

Ahah nono, anzi, sono super orgoglioso: si prende una sottocoscia posteriore, disossata mi raccomando, e all’interno si mette del ripieno di pollo o tacchino. Si condisce con prosciutto e mozzarella e si fa una composizione che si presenta come una coroncina, un pasticcino di carne. Sopra si mette la marinatura con olio e speck e si conclude con un datterino giallo. È davvero…

…deliziosa immagino…

Esatto (ride). Ne vado davvero molto orgoglioso e anche la gente che passa da noi l’apprezza sempre molto. Tra l’altro sulla mia pagina di Instagram si trova, con molte delle mie altre composizioni e idee.

Guardi, mi ha davvero fatto venire fame. Prima di andarmene a pranzo le chiedo un’ultima cosa: salutiamoci con tre parole per descrivere Club dei Galli

Solo tre? Potrei scriverne pagine. Va bene, le dico: Qualità, genuinità, Innovazione